Come cambia la povertà: i dati 2014-2016 dei Centri di ascolto Caritas

scritto da Redazione il 29 December 2016 in 24 - Non fermare la riforma and Notizie con commenta
  • Dal 2015 al 2016 si registra una diminuzione del 5,8% del numero delle persone ascoltate, confermando anche a livello nazionale un lieve calo del numero di utenti. Tuttavia, se si confronta il dato del 2016 con quello del 2014 risulta esserci stato comunque un incremento del numero di persone incontrate (del 7,8%);
  • nell’ultimo semestre si registra una leggera diminuzione dell’incidenza degli italiani (in costante aumento fino al 2015) e, di contro, un aumento della componente straniera;
  • è in continua crescita il peso della componente maschile;
  • sono tendenzialmente stabili gli indicatori relativi alla condizione occupazionale; non aumenta l’incidenza dei cosiddetti working poor, così come non si registrano variazioni tra i disoccupati (che rappresentano anche per il 2016 oltre il 60% del totale);
  • tra le persone ascoltate risultano in forte aumento i cosiddetti giovani adulti nell’età compresa tra i 18 e i 34 anni (+8%), mentre sono in calo gli anziani (-1,4%) e i pensionati; tali dinamiche risultano assolutamente in linea con i dati Istat sulla povertà assoluta, che evidenziano il maggior sfavore dei giovani rispetto agli over65;
  • è in diminuzione la grave marginalità: è in calo anche nel primo semestre 2016 il peso dei senza dimora;
  • è in costante evoluzione il profilo familiare degli utenti Caritas: continuano a diminuire le famiglie tradizionali (-8,4%), a fronte di una crescita del peso delle famiglie monogenitoriali (+5,2%). La stabilità del peso dei divorziati e separati induce a pensare che i nuclei monogenitoriali siano diventati tali soprattutto dopo unioni di fatto. Continua a decrescere anche la percentuale dei coniugati (-2,1%) e dei genitori (-1,4%). Anche nel mondo Caritas emergono molte testimonianze e storie di famiglie “ferite”;
  • cresce il peso delle persone sole, celibi/nubili (+2,4%) e di coloro che vivono in nuclei uni-personali (+2,6%).

Rapporto 2016 su povertà ed esclusione sociale

 

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