L’impatto della crisi: le raccomandazioni di Caritas Europa
Alle istituzioni europee e alla Commissione europea
- Â Assumere una forte regia della Strategia Europa 2020 e del semestre europeo.
- Dare maggiore coerenza alla Politica europea e al Semestre europeo.
- Migliorare e integrare le azioni di monitoraggio sociale all’interno del ciclo del Semestre europeo.
- Introdurre monitoraggio e valutazione sociale per i Paesi inclusi in Programmi di assistenza.
- Introdurre una maggiore trasparenza in relazione all’operato della Troika (Ce/Bce/Fmi).
- Favorire, tramite specifica direttiva quadro, l’introduzione di un sistema di reddito minimo nell’UE, al fine di contrastare in modo efficace la povertà e favorire l’inclusione nel mercato del lavoro.
- Maggiori risorse e maggiore prioritĂ ai Fondi strutturali.
- Assumere una forte regia nello sviluppo di politiche e nel monitoraggio della povertĂ infantile.
- Rendere disponibili ulteriori fondi per la disoccupazione giovanile e migliorare l’implementazione del programma “Garanzia giovani”.
- Guidare e favorire lo sviluppo dell’economia sociale.
- Coniugare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del deficit con una crescita sostenibile.
- Includere il criterio del rispetto dei diritti umani nell’attivazione di progetti europei.
- Garantire strutture di governance inclusive, con coinvolgimento delle parti interessate.
A governi nazionali e autoritĂ locali
- Dare prioritĂ agli investimenti su vasta scala, pluriennali e mirati ad aree ad alta intensitĂ di lavoro.
- Poverty-proof: tutte le decisioni dei governi dovrebbero essere sottoposte a un processo di verifica, che assicuri che le azioni promosse non vadano ad aggravare il livello di povertĂ .
- Rafforzare i sistemi di sicurezza sociale.
- Investire in servizi di qualitĂ e introdurre verifiche sociali sulle misure di risanamento economico.
- Adottare misure di protezione del mercato del lavoro.
- Definire misure di tassazione proporzionali alle capacitĂ reddituali dei cittadini.
- Combattere l’evasione fiscale.
- Esplorare nuove forme di cooperazione pubblico-privato per creare nuovi posti di lavoro, lavori socialmente utili e di ultima istanza, sostenuti dalle amministrazioni pubbliche.
- Assicurare un reddito minimo garantito per tutti.
- Assicurare una governance inclusiva e partecipativa delle politiche sociali.
- Assicurare il monitoraggio e la valutazione di impatto sociale di ogni misura legislativa.
- Trarre il massimo beneficio dagli aspetti sociali della programmazione dei fondi europei