I dati europei: a maggior rischio minori e anziani

scritto da Redazione il 10 March 2010 in 1 - Soglie di Povertà and Notizie con commenta

estat_logoSecondo uno studio pubblicato da Eurostat il 18 gennaio 2010, nel 2008 era a rischio di povertà il 17% della popolazione dell’UE. Rischi di povertà particolarmente elevati sono stati rilevati in Lettonia (26%), Bulgaria (21%), Grecia, Spagna e Lituania (tutti al 20%), mentre i più bassi hanno riguardato Repubblica Ceca (9%), Paesi Bassi e Slovacchia (11% entrambi), Danimarca, Ungheria, Austria, Slovenia e Svezia (tutti al 12%).
In 20 dei 27 Stati membri dell’UE il rischio di povertà nel 2008 è stato più elevato tra i minori che per il totale della popolazione: per gli under 17, infatti, si è registrata una media europea del 20%, ma con rischi più elevati in Romania (33%), Bulgaria (26%), Italia e Lettonia (25% entrambi); situazione invece meno problematica tra i minorenni in Danimarca (9%), Slovenia e Finlandia (12% entrambi). Anche la popolazione anziana ha fatto registrare rischi di povertà più elevati rispetto al totale della popolazione: tra gli over 65 la media UE è stata nel 2008 del 19%, ma le percentuali di anziani a rischio di povertà sono state molto più elevate in Lettonia (51%), a Cipro (49%), in Estonia (39%) e in Bulgaria (34%); particolarmente basse invece le percentuali osservate in Ungheria (4%), Lussemburgo (5%) e Repubblica Ceca (7%).
Ai fini di definire la condizione di esclusione sociale, oltre al rischio di povertà, che è una misura relativa, è analizzato anche il tasso di deprivazione materiale «che descrive l’esclusione sociale in termini più assoluti» osserva Eurostat nel suo studio. Secondo la definizione di questa condizione, che implica il non soddisfacimento di almeno tre parametri sui nove individuati (tra i quali la capacità di sostenere spese di base, di avere adeguate alimentazione e abitazione), il 17% della popolazione dell’UE nel 2008 era in stato di deprivazione materiale, con i livelli più elevati registrati in Bulgaria (51%), Romania (5 0%), Ungheria (37%) e Lettonia (35%) e i più bassi in Lussemburgo (4%), Paesi Bassi e Svezia (entrambi al 5%). Sulla base di questi parametri, nota lo studio di Eurostat, nel 2008 il 37% delle popolazione dell’UE non poteva permettersi una settimana di vacanza lontano da casa, il 10% non disponeva di abitazioni adeguatamente riscaldate, il 9% non aveva un’alimentazione equilibrata e il 9% non poteva permettersi un’auto di proprietà.

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