Il Manifesto del volontariato per l’Europa

scritto da Redazione il 15 April 2011 in 3 - Quale volontariato? and Proposte con commenta

Manifesto Volontariato UE«Il volontariato, in Italia come in Europa, è un elemento fondante per lo sviluppo della società civile e per il consolidamento della vita democratica. Il volontariato si basa sulla cultura della gratuità e del dono e può aiutare tutti a scoprire una nuova cultura – quella della solidarietà, dello sviluppo sostenibile, della non violenza,del rispetto dell’altro e della cittadinanza responsabile». Inizia così il Manifesto del volontariato per l’Europa,lanciato dalle principali associazioni e organizzazioni di volontariato italiane nel corso dell’Assemblea Italiana del Volontariato svoltasi il 5 dicembre 2009.

Con questo Manifesto le associazioni e organizzazioni italiane hanno   chiesto l’impegno concreto del Parlamento Europeo in occasione dell’Anno europeo del volontariato 2011, nonché un maggior impegno agli europarlamentari italiani con l’auspicio che nella loro attività perseguano gli obiettivi declinati nel Manifesto stesso.
Attraverso le sue pratiche quotidiane e i progetti per l’invecchiamento attivo e i rapporti fra le generazioni, secondo il Manifesto, il volontariato «apre importanti prospettive e costituisce una significativa modalità di coinvolgimento della popolazione, rendendola protagonista del proprio tempo, per il benessere individuale e la promozione del bene comune». Con la sua azione invece, basata sul principio della solidarietà, il volontariato «apporta un contributo essenziale per la creazione e per l’accrescimento del capitale sociale, per la valorizzazione delle relazioni interpersonali e per l’affermazione della persona, superando i limiti di una visione economicistica dello sviluppo».
Il Manifesto considera infatti riduttivo misurare il contributo dei volontari solo in termini di valore economico che, seppur grande (il 5% circa del PIL secondo le stime ufficiali), non dà conto dell’apporto qualitativo, di innovazione e sperimentazione sociale che l’azione volontaria produce, nonché della sua capacità di intervenire all’insorgere delle emergenze sociali ridimensionandone l’impatto.
Inoltre, il Manifesto ritiene «necessario sottolineare il ruolo insostituibile del volontariato nella promozione della coesione sociale, obiettivo fra i più rilevanti della Carta di Lisbona, che si esprime attraverso la promozione del rapporto fra le generazioni, il sostegno agli strati emarginati della popolazione, l’impegno per realizzare percorsi di integrazione e di comprensione reciproca in un’epoca di grandi flussi migratori».
Il volontariato italiano ha quindi indicato all’Unione Europea le proprie richieste per valorizzare e sostenere l’impegno volontario «a beneficio della coesione sociale e dello sviluppo equo e sostenibile della comunità europea dei cittadini», chiedendo l’impegno dei deputati del Parlamento Europeo a costruire il quadro comune europeo perseguendo gli obiettivi così definiti. Tra le principali richieste: l’adozione della Carta europea del volontariato; la definizione di un quadro istituzionale stabile e vincolante per la partecipazione del volontariato a tutti i livelli decisionali – europeo, nazionale, regionale e locale; un Programma di sviluppo dell’infrastruttura per il volontariato; agevolazioni gestionali e fiscali per le organizzazioni di volontariato e per i volontari; misure per garantire l’accessibilità del volontariato a tutti; il riconoscimento del valore formativo del volontariato; il sostegno al lavoro di rete, lo scambio delle buone prassi e gli scambi dei volontari; il sostegno alla ricerca, la rilevazione statistica e la valutazione.
«Queste richieste e proposte – scrivono le organizzazioni italiane nel loro Manifesto del volontariato per l’Europa – si inseriscono nel quadro generale dell’impegno delle organizzazioni di volontariato a livello locale e nazionale, dal quale cresce la nostra tensione positiva per la costruzione di un’Europa dei cittadini, basata su regole condivise e inclusive, rispettosa delle esigenze di crescita e di partecipazione di ogni individuo». http://www.destinazioneeuropa.eu

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