Il modello sociale di Caritas Europa: le raccomandazioni

scritto da Redazione il 28 December 2016 in 24 - Non fermare la riforma and Proposte con commenta

Famiglia

  • Garantire il diritto alla vita familiare. Facilitare e sostenere l’equilibrio di vita tra lavoro e famiglia, fornendo:

    • assegno per figli mensile: adottare un approccio universale di assegni familiari; le famiglie a basso reddito dovrebbero ricevere una maggiore quantità di indennità;
    • strutture di assistenza sufficienti e accessibili;
    • servizi di consulenza familiare.
  • Attivare, supportare e riconoscere il valore del lavoro di cura familiare:

    • garantendo il diritto legale di congedo di maternità di almeno 15 settimane, così come un congedo parentale di almeno 6 mesi;
    • consentendo un certo numero di giorni all’anno di congedo straordinario per il lavoro di cura all’interno della famiglia (per bambini, anziani, malati);
    • assicurando un reddito minimo durante lunghi periodi di congedo per il lavoro di cura;
    • considerando il tempo dedicato al lavoro di cura come ammissibile nel calcolo della pensione.
  • Rivalutare i sistemi fiscali che devono essere progressivi e favorevoli alle famiglie; prendere in considerazione il contributo delle famiglie alla società, attraverso la loro natura intergenerazionale, mediante la concessione di una compensazione finanziaria sotto forma di una riduzione del credito d’imposta.

  • Valutare l’impatto delle iniziative politiche programmate nelle aree del lavoro, dell’istruzione e della sanità sulla situazione delle famiglie, in particolare sulle famiglie a basso reddito.

 

Mercato del lavoro inclusivo

  • Proteggere i diritti dei lavoratori e contrastare ogni forma di sfruttamento;

  • stabilire un salario minimo adeguato;

  • garantire la parità salariale tra uomini e donne, parità di retribuzione a parità di lavoro;

  • migliorare la sicurezza del lavoro, limitando l’uso di contratti a breve termine;

  • adottare misure a favore della transizione tra istruzione e mercato del lavoro, favorendo il collegamento tra programmi scolastici e necessarie competenze lavorative;

  • fornire servizi di consulenza che agevolino la partecipazione al mercato del lavoro per tutti e la transizione da un lavoro all’altro;

  • facilitare il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche conseguiti all’estero;

  • ridurre la disoccupazione di lunga durata mediante l’attuazione di percorsi di reinserimento e aggiornamento delle competenze;

  • ridurre il divario tra l’età ufficiale ed efficace di pensionamento, adattando i contenuti del lavoro alle esigenze dei lavoratori anziani.

  • sostenere l’occupazione all’interno delle organizzazioni non-profit e imprese sociali, utilizzando il loro potenziale di creazione di posti di lavoro;

  • porre fine alle discriminazioni che costituiscono barriere.

Sistemi di protezione sociale

  • Garantire la copertura a livello nazionale delle disposizioni sociali;

  • garantire l’accesso universale ai servizi sociali e alle prestazioni sociali;

  • informare i cittadini dei loro diritti sociali e dei benefici derivanti;

  • assicurarsi che i residenti abbiano accesso all’assistenza e facciano valere i propri diritti sociali;

  • investire in educazione e cura della prima infanzia, garantendo il libero accesso almeno a istruzione primaria e secondaria, compreso l’uso di borse di studio e di mezzi per prevenire/ridurre l’abbandono scolastico;

  • fornire adeguate cure domiciliari, compreso il lavoro di cura per i membri della famiglia, al fine di prevenire o ritardare l’istituzionalizzazione. Le case di cura per anziani devono rispettare gli standard di qualità ed essere costantemente monitorate;

  • interventi tempestivi di salvaguardia per alloggi sociali di qualità, adeguati e a prezzi accessibili;

  • investire in prevenzione sanitaria e garantire servizi di assistenza sanitaria accessibili, anche nei prezzi;

  • garantire prestazioni legate al reddito, ad esempio sussidi di disoccupazione in combinazione con misure di sostegno al rientro nel mercato del lavoro;

  • garantire un reddito minimo testato al di sopra della soglia di povertà;

  • calcolare i diritti pensionistici sulla base del numero di anni lavorati, con un livello minimo e massimo; prendere anche in considerazione i periodi di inattività per motivi di lavoro di cura della famiglia;

  • creare un quadro fiscale per promuovere regimi pensionistici pubblici complementari;

  • garantire finanziamenti sufficienti e sostenibili per la protezione sociale attraverso la tassazione su tutte le fonti di reddito, non solo sul lavoro, in modo che i sistemi di protezione sociale non siano messi sotto pressione in conseguenza di crisi finanziarie ed economiche, o di invecchiamento demografico;

  • ratificare la Carta sociale europea, con tutte le disposizioni e i meccanismi.

 

 Nell’edizione Cartacea questo testo è pubblicato come box di approfondimento in: 

Europa: serve una “priorità sociale”

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