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Pubblicazione Caritas sull’innovazione sociale

Posted By Redazione On 25/04/2016 @ 14:25 In 22 - Social Innovation,Approfondimenti,Uncategorized | No Comments

La prima mappatura dei progetti di innovazione sociale delle Caritas diocesane in Italia ha visto coinvolte 15 realtà con i loro progetti. Come spiegano Marco Aliotta e Chiara Lucchin, che hanno analizzato i progetti, «non si tratta di una panoramica esaustiva delle buone pratiche esistenti nei territori diocesani né tanto meno di una rappresentazione territoriale omogenea, ma di un primo spaccato dell’impegno delle Caritas italiane, rivolto ad individuare sperimentazioni in specifici contesti sociali e prerogative appartenenti a diverse tipologie di iniziative».

 Cosa emerge dai 15 progetti mappati

  • Quasi tutti i progetti Caritas analizzati partono dal bisogno, spesso non soddisfatto dalle istituzioni pubbliche, di dare risposte ad un’esigenza collettiva in una prospettiva di Welfare generativo. Le Caritas appaiono capaci di una lettura ad ampio spettro delle problematiche e delle risorse dei territori, a partire dal lavoro dei propri servizi che fungono da antenne sui territori stessi, e sono capaci di attivare reti di prossimità e risorse sia nel settore del no-profit che del profit, arrivando ad elaborare interventi e progetti adatti ai propri target e ai contesti locali in cui operano.
  • Dalla lettura dei progetti emerge una grande capacità delle Caritas nel coinvolgimento dal basso di attori quali i volontari, ma anche gli stessi beneficiari considerati portatori di risorse, andando a superare le logiche assistenzialistiche e promuovendo l’empowerment della persona. In questa ridefinizione delle relazioni tra gli attori sociali vengono coinvolte le istituzioni pubbliche con nuovi ruoli, ma anche e soprattutto il mondo del profit e le comunità. Questi processi possono essere definiti di innovazione relazionale, in quanto mediante un progetto si instaurano nuove relazioni basate su diverse modalità interattive o su differenti ruoli assunti dai soggetti coinvolti.
  • Le tecnologie sono forse l’elemento di innovazione meno presente nei progetti analizzati. Questa costatazione però lascia uno spiraglio per la sperimentazione applicativa delle tecnologie nell’offerta dei servizi proposti così come dei processi organizzativi attivati.
  • Quasi tutti i progetti puntano al contenimento delle spese e, ancora di più, mirano a produrre servizi e promuovere attività che possano autosostenersi, oppure agiscono sul capitale umano trasferendo competenze durevoli e valori educativi legati alla riduzione degli sprechi. Non si tratta solo della sostenibilità economico-finanziaria della singola iniziativa, ma più in generale della sua sostenibilità sociale e nella promozione di processi educativi capaci di generare nuovi paradigmi per un utilizzo sostenibile ed etico delle risorse.
  • I progetti Caritas, per loro definizione, sono espressioni dei territori in cui si sviluppano e quindi si realizzano per lo più a livello locale. Pur essendo riproducibili, e seppure l’impatto potenzialmente potrebbe essere diffuso in più settori, spesso rimane limitato agli attori che hanno contribuito alla costruzione e alla gestione del progetto (beneficiari, operatori, manager). L’impatto si amplifica in modo naturale quando l’istituzione locale è coinvolta e il bacino d’utenza viene allargato alla cittadinanza. «È importante che la funzione di esempio e di stimolo verso le istituzioni pubbliche, che Caritas si prefigge con le opere segno e con i progetti sperimentali rivolti a soddisfare bisogni nuovi o non ancora soddisfatti, possa portare le istituzioni stesse a “rilevare” i progetti e a portarli avanti nel lungo periodo» osservano Aliotta e Lucchin, secondo i quali «potrebbe essere importante arrivare a dare una dimensione nazionale o multiregionale ad alcuni progetti», così come la valutazione e la misurazione dell’impatto economico e sociale, non presente in tutti i progetti, potrebbe essere un obiettivo da raggiungere.
  • Spesso i progetti ricevono finanziamenti che non consentono la sostenibilità degli interventi nel lungo periodo e questo costringe le organizzazioni, attraverso cui Caritas opera e gestisce i propri servizi, alla ricerca di sempre nuovi fondi e finanziamenti: lo fanno individuando e andando ad operare in nicchie di mercato innovative.

In diversi progetti emerge che, mediante la realizzazione delle attività, viene generato un valore economico il quale, tuttavia, non sempre risulta facilmente misurabile.

Fonte: Innovazione Sociale Caritas. Elementi di innovazione sociale negli interventi della Caritas Italiana, marzo 2016

Vedi anche:

Soprattutto assistenza e integrazione sociale  [1]

 


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