Le buone pratiche del Centro di ascolto “Due Tuniche”

scritto da Redazione il 3 October 2011 in 5 - Stato di insicurezza sociale and Buone pratiche and Esperienze e territorio con commenta


Instaurare delle relazioni in cui l’altro è soggetto e non oggetto, cioè non ridurre la persona al suo bisogno identificandola con la condizione che sta vivendo: questo è un Centro di ascolto, uno strumento al servizio della comunità per ascoltare le voci di una società che troppo spesso non ha tempo di fermarsi. Su queste basi e con questa prospettiva è nato nel 1988 aTorino il Centro di ascolto “Due Tuniche”, una delle sezioni operative che fa direttamente capo alla Caritas Diocesana di Torino. Il Centro esplica una mission di servizio diretto alle persone in povertà e vulnerabilità sociale, offrendo opportunità di ascolto, indirizzo, counselling, accompagnamento e sostegno diretto in alcune situazioni particolari. Agisce come secondo livello di assistenza, in stretta rete con le Parrocchie e gli altri Centri di ascolto presenti sul territorio. Al suo interno prestano servizio su base volontaria una quindicina di persone, in collaborazione con il Consiglio Centrale della Società di San Vincenzo de’ Paoli.

Cosa fa il Centro di ascolto “Due Tuniche”
L’obiettivo prioritario del Centro di ascolto è l’accoglienza e l’ascolto delle persone e delle loro storie. I principali servizi offerti sono:
• ascolto;
• orientamento ai servizi presenti sul territorio in ottica di rete;
• accompagnamento;
• accompagnamento domiciliare;
• assistenza tecnica (legale, alla casa, al lavoro ecc.);
• progettazione di percorsi personalizzati;
• coltivazione e implementazione delle reti prossimali e distali possibili intorno alla persona;
• piccoli contributi economici in base a una progettualità e in rete con altri servizi, specialmente le Parrocchie.

Il lavoro in équipe e per progetti è lo stile di lavoro connaturato all’identità e alla natura del Centro di ascolto e facilita il passaggio dalla semplice risposta a un bisogno espresso, fino ad arrivare alla promozione della persona. Il Centro opera facendo propria la logica del lavoro di rete, collaborando con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio. È inoltre concepito come uno strumento pastorale, attraverso il quale si offre un servizio effettivo alle persone. «È un modo di vivere la prossimità che vuole contribuire a diffondere una cultura di solidarietà, sollecitando la corresponsabilità e l’impegno di tutta la comunità nel servizio di carità svolgendo il suo servizio di ascolto in continuo dialogo con i Centri di ascolto parrocchiali» spiegano gli operatori del Centro “Due Tuniche”.
Le visite domiciliari poi, svolte in collaborazione con i volontari delle Conferenza di S. Vincenzo, secondo i responsabili del Centro «rappresentano un’occasione unica per comprendere le esigenze delle persone in difficoltà e aiutarle a ricostruire il loro futuro, superando a volte le barriere che si possono creare all’interno di un ufficio, aiutando a far sentire le persone a loro agio nei loro ambienti, nei loro ricordi, fra i loro affetti».

I servizi sul territorio
Nel corso degli anni il Centro di ascolto “Due Tuniche” ha implementato alcuni servizi specifici sul territorio:

Rete con l’ATC (Agenzia Territoriale perla Casa della Provincia di Torino), sia per consentire l’accesso alla casa popolare sia per verificare in tempo breve la reale situazione delle persone e prospettare interventi in sinergia con altri attori del territorio, al fine di evitare la perdita dell’abitazione.

Goccia di Speranza, fondo sociale di rotazione a beneficio della “fascia grigia” di povertà, che non riesce a far fronte a spese immediate e non preventivate. Si tratta di un sostegno economico solidale di piccola entità che prevede la restituzione ad una sorta di cassa comune dalla quale altre persone potranno attingere in futuro.

Rete con il progetto “Insieme per la casa” e i progetti per il lavoro pressola Fondazione don Mario Operti, per l’accesso a case in affitto per persone in povertà “grigia” e percorsi di reinserimento lavorativo.

• Progetto di accompagnamento alla chiusura della partita IVA in caso di situazioni di impoverimento o malattia, per piccole attività imprenditoriali.

Rete con l’Ufficio Pio della Compagnia San Paolo per una migliore diversificazione delle tipologie di intervento, anche grazie a una condivisione di alcuni elementi del sistema informativo dei due Enti, e con lavoro diretto di rete per gli interventi a favore delle singole persone e famiglie.

Il “fondo sociale di rotazione”
Un’importante iniziativa promossa dalla Caritas Diocesana di Torino è quella riguardante un “fondo sociale di rotazione”, rivolto a tutte le persone che, in difficoltà a causa della crisi, non riescono a far fronte a spese improvvise quanto necessarie. Molte famiglie, infatti, si indebitano per “disagi sociali”: cassa integrazione, riduzione dell’orario di lavoro, malattia improvvisa, separazione dal coniuge. Non a caso, davanti ai cancelli delle fabbriche, nei supermercati e in molti altri luoghi pubblici compaiano con sempre maggiore frequenza pubblicità di “prestasoldi”, segno inequivocabile di una crisi che si sta aggravando e rende i salari dei lavoratori, degli artigiani e gli stessi profitti degli imprenditori sempre più aleatori.
In questo non facile contesto,la Caritas Diocesanadi Torino ha avviato il progetto del fondo sociale di rotazione denominato “Goccia di Speranza”, affidandolo al Centro di ascolto “Due Tuniche” che si occupa della corresponsione della somma (direttamente al creditore) e della stesura di un “piano di rientro” personalizzato. Non sono previste spese né di commissione né per interessi. In base al principio “accogliere, ascoltare, accompagnare”, l’attività prevede anche servizi di accompagnamento personalizzati, con il coinvolgimento di partner territoriali, la costruzione di una rete di supporto, visite domiciliari e l’affiancamento da parte di volontari della persona cui è rivolto l’intervento. Il progetto prevede:
• Per quanto riguarda l’azione, sostegni solidali di piccola entità con la restituzione delle somme prestate a una sorta di “cassa comune” dalla quale altre persone potranno attingere in futuro.
• Dal lato dei sostegni, un aiuto concreto per il pagamento di contenute morosità per affitti, di caparre nei contratti di locazione, di spese occasionali (per esempio, sanitarie o dentistiche), di utenze (come riscaldamento, energia elettrica e gas).

Informazioni: Centro di ascolto “Due Tuniche”, corso Mortara 46/c – Torino; tel. 011/2472029; E-mail:  duetuniche@caritas.torino.it – Orario segreteria: martedì 10-12; mercoledì 10-12; giovedì 10-12; venerdì 10-12. – Orario sportello informativo: accesso diretto martedì e giovedì 9,30-11,30.

DUE TUNICHE
Nel corso dell’anno2011, incirca 7 mesi di attività, si sono rivolti al Centro di ascolto “Due Tuniche”: • 650 nuclei familiari, in circa il 70% dei casi si è trattato di nuove prese in carico.
Le principali richieste di aiuto hanno riguardato:
• 30% pagamenti di utenze (riscaldamento, energia elettrica) • 15% pagamento di affitti con contratti proprietari privati, caparre ecc. • 20% sostegni per alimentari, materiale scolastico, spese per cancellazioni P.IVA, farmaci • Il 14% si è rivolto per consulenza e orientamento ai servizi.
Tipologia dei nuclei familiari:
• 74% da 1 a 3 membri • 24% da4 a6 membri • 2% oltre 7 membri.

Print This Post