Le caratteristiche del Reis
Utenti: Famiglie in condizione di povertĂ assoluta, di qualsiasi nazionalitĂ , legittimate alla presenza sul territorio italiano, residenti nel comune nel quale fanno richiesta della misura e ivi domiciliati da almeno dodici mesi.
Importi: Ammissibile chi è sotto la soglia di povertà assoluta stabilita dall’Istat. L’importo corrisponde alla differenza tra il reddito familiare disponibile e la soglia stessa.
Equità territoriale: La soglia di povertà assoluta Istat, punto di riferimento per l’accesso e per la determinazione dell’importo, varia in base alla macroarea (nord, centro, sud) e alla dimensione del comune (piccolo, medio, grande). Così si tiene conto delle notevoli differenze del costo della vita: l’obiettivo è garantire a tutti il medesimo potere d’acquisto.
Servizi alla persona: Mix di denaro e servizi: il comune ha la regia del Welfare locale. I vari attori coinvolti, pubblici e del Terzo settore, hanno compiti diversi e integrati nelle varie fasi dell’erogazione e della presa in carico.
Terzo settore: Co-progetta gli interventi, fornisce servizi e avvicina le famiglie povere al Reis. Si può occupare anche della presa in carico.
Lavoro: I beneficiari e tutti i membri del nucleo famigliare tra 18 e 59 anni ritenuti abili al lavoro devono attivarsi nella ricerca di un’occupazione, dare disponibilità a iniziare un’occupazione offerta dai Centri per l’impiego e a frequentare attività di formazione o riqualificazione professionale.
Costi: La spesa complessiva della misura – a regime – sarà intorno a 5,5 miliardi di euro. Prevista una fase di quattro annualità .
Fonte: “Italia Caritas”, luglio/agosto 2013, pag. 7