Puntidivista n 6: “L’ombra della povertà”

scritto da Redazione il 15 December 2011 in 6 - L'ombra della povertà and Archivio 2010 -2014 con commenta

• Il 2010 era stato l’Anno europeo di lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Il 2011 ha segnato il primo anno di una nuova strategia dell’Unione Europea denominata Europa 2020, che intende realizzare una crescita economica «intelligente, sostenibile e solidale»: tra gli obiettivi, da raggiungere attraverso l’adozione di programmi elaborati da ogni Paese dell’UE, anche quello di una sensibile riduzione della povertà. Ebbene, un’approfondita indagine svolta dalla Rete europea di organizzazioni impegnate nel contrasto della povertà e a favore dell’inclusione sociale mostra un quadro assai diverso: le politiche predisposte finora a livello europeo appaiono quanto meno inadeguate ad affrontare il problema della povertà se non addirittura responsabili di un aumento delle condizioni di povertà ed esclusione sociale.

• In Italia il rischio di povertà, indigenza materiale ed esclusione sociale è aggravato dalla crisi in corso, ma soprattutto non è determinato solo da condizioni economiche sempre più precarie: è la negazione di alcuni diritti fondamentali a renderlo pesante e quindi preoccupante. Come evidenzia il consueto Rapporto annuale su povertà ed esclusione sociale, curato da Caritas Italiana e Fondazione Zancan, ciò che manca è una prospettiva supportata da misure che permettano alle persone in difficoltà di migliorare la loro condizione, che creino cioè la consapevolezza diffusa che “uscire dalla povertà è possibile”.

• In un ambito in continua evoluzione com’è quello sociale, le statistiche ufficiali sono importanti ma non esaustive, per due ragioni principali: fotografano una situazione già superata, visti i tempi necessari per la raccolta e l’elaborazione dei dati; considerano naturalmente solo le situazioni rilevate, dichiarate. È nota però, soprattutto per quanto concerne la povertà e l’esclusione sociale, la diffusa e crescente quantità di situazioni occulte, non dichiarate, specie in questi ultimi anni di precarietà e vulnerabilità incalzanti. La distanza tra i numeri e la realtà della povertà è evidente osservando le statistiche relative a Piemonte e Valle d’Aosta, che mostrano una situazione stabile o addirittura in miglioramento.

• Sono le famiglie con figli le più colpite dalla crisi in un’Italia che invecchia e che, con colpevole “miopia”, ha di fatto rimosso la questione infanzia/adolescenza. Così, secondo uno studio dell’organizzazione Save the Children Italia, oltre 1,8 milioni di minori sono poveri e quasi un quarto dei bambini e adolescenti in Italia è a rischio di povertà.

• Alcune parole-chiave raccolte in un Glossario per capire meglio il significato della povertà.

• Ascoltare le tante voci che hanno parlato e parlano di povertà, ma soprattutto il «grido» di coloro che la vivono. Osservare le crescenti disuguaglianze sociali e la necessità di mettere al centro i poveri «nell’annuncio e nella pratica». Discernere le buone pratiche che migliorano la qualità della convivenza umana. Animare le comunità a un esercizio «coordinato e intelligente della carità». La povertà secondo il Metodo Caritas, nella rubrica del teologo Giovanni Perini.

• La Caritas Italiana, di cui quest’anno ricorre il 40° anno di attività, esorta il Parlamento italiano a intensificare la protezione sociale contro la povertà, indicando le priorità che ritiene necessarie pe una riforma organica del sistema assistenziale in Italia.

• Elargire contributi economici alle famiglie più bisognose in cambio dell’adesione a un programma di inclusione socioeconomica, stipulando così un patto vincolante per uscire dalla povertà: è la proposta di un Reddito di Autonomia, lanciata dalle Caritas lombarde.

• Non è il povero a essere patologico bensì la condizione di indigenza. «Una patologia sociale di primo piano, ad alto impatto epidemiologico, a forte capacità di virulenza e contagio specie in determinate condizioni agevolanti quali le crisi di vario genere» secondo l’Opinione del direttore di Caritas Torino, Pierluigi Dovis.

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