Puntidivista n 11: Miraggio reddito minimo
Come sollecitato a più riprese dalle istituzioni dell’Unione Europea, tranne poche eccezioni (Italia e Grecia) tutti i Paesi europei hanno adottato negli anni schemi di reddito minimo con lo scopo di contrastare la povertà e garantire percorsi d’integrazione sociale. Mancano però criteri comuni, va fatta chiarezza terminologica e concettuale e va migliorata l’efficacia delle misure già esistenti. Anche per questo è nata una Rete europea, che intende mantenere alta l’attenzione sull’importanza di regimi minimi, adeguati e accessivili di reddito.
Europa: il diritto a un reddito minimo
I differenti schemi di reddito minimo in Europa
Una rete europea per il reddito minimo
Nonostante l’obiettivo dell’UE di ridurre di 20 milioni il numero di poveri entro il 2020, dall’Anno europeo di lotta alla povertà 2010 ad oggi tale numero è aumentato di 4 milioni: sono le conseguenze delle fallimentari politiche di austerità , sostiene la Rete europea contro la povertà Eapn.
In Europa cresce la povertĂ
L’Italia è rimasto l’unico Stato membro dell’UE insieme alla Grecia a non aver adottato una misura di contrasto alla povertà che garantisca livelli dignitosi di reddito. Così, in un Paese dove dal 2005 il numero di poveri è raddoppiato e la necessità di strumenti efficaci è drammaticamente evidente, si moltiplicano le proposte ma si continua a rinviare l’istituzione di una misura nazionale
L’Italia ancora senza un reddito minimo
ISTAT: Italia sempre piĂą povera
Proposta di sostegno per l’inclusione attiva
Acli e Caritas ritengono necessaria l’istituzione di un Reddito di inclusione sociale, per questo l’estate scorsa hanno proposto un Piano nazionale contro la povertà contenente una misura di supporto al reddito. Un richiamo, inascoltato, a una maggiore responsabilità istituzionale. Così com’era rimasta inascoltata la dettagliata proposta avanzata nel 2011 dalla Caritas Lombardia per un Reddito di autonomia, misura di supporto alle famiglie in maggiori difficoltà . pagine 10-11-12-13
Acli e Caritas: serve un reddito di inclusione sociale
Reddito di autonomia: una proposta di Caritas Lombardia datata 2011
Per definire una strategia nazionale di lotta alla povertà e una misura di supporto al reddito, quale sintesi delle numerose proposte rese note negli ultimi mesi, associazioni, enti locali, organizzazioni sociali e sindacali per la prima volta in Italia hanno deciso di collaborare stabilmente creando  un’Alleanza contro la Povertà .
Un’alleanza contro la povertà in Italia
La crisi ha portato a un impoverimento di dimensioni tali che vanno al di là delle possibilità e delle risorse, per questo siamo chiamati a “suonare la sveglia” per istituzioni, comunità e cittadini e a diventare  annunciatori di speranza, proprio nel momento in cui essa viene meno. L’opinione del teologo don Giovanni Perini, direttore della Caritas di Biella
Il reddito di inclusione sociale per un nuovo stile di convivenza comune
La questione di un reddito di inserimento si pone con forza. Non si tratta di riprodurre elementi di assistenzialismo, bensì di prendere atto che nessuno è in grado di determinare la propria esistenza se non ci sono condizioni interiori, esteriori e globali che lo consentano. Assistenza e sviluppo non sono antitetiche tra loro, vanno solo meglio armonizzate in una progettualità consona e forte. L’opinione di Pierluigi Dovis, direttore di Caritas Torino e delegato regionale Caritas
Un reddito di cittadinanza
Iniziative di economia sociale delle Caritas della regione Piemonte-Valle d’Aosta. pagine18-19
Iniziative Caritas di economia sociale