Puntidivista n 16 – Editoriale

scritto da Redazione il 3 May 2015 in 16 - Azzardo: giochi pericolosi and Editoriali con commenta

00 n 16 Featured 300x300L’azzardo, che si dovrebbe smettere di considerare un gioco, colpisce duro. Trasferisce ricchezza ma non ne produce, anzi, è sempre più connesso alle nuove povertà, al disagio economico e sociale. Soprattutto in Italia, ai primi posti al mondo per diffusione di macchinette e videolotterie, ma anche per quantità di soldi persi pro-capite ogni anno in questo modo. Luoghi tradizionalmente d’incontro, come i bar, trasformati in sale d’azzardo con le Slot, locali per scommesse e videolotterie che invadono città e provincie, azzardo online che infesta la Rete e riguarda addirittura i bambini, con applicazioni per smartphone dove si giocano animaletti anziché soldi ma si “forma” al meccanismo dell’azzardo. Un mercato invadente, eccessivo, supportato da una pubblicità pervasiva e ingannevole, che trasmette la falsa idea secondo cui visto che è facile giocare lo è altrettanto vincere.

La questione non è contrapporsi ad un’industria, ma alla diseconomia e ai disvalori che l’azzardo impone. E agli elevati costi sociali che comporta, con centinaia di migliaia di persone che sviluppano un rapporto problematico o patologico con questo “gioco”. Lo sanno bene operatori e volontari, sempre più a contatto con persone e famiglie rovinate dal gioco, per le quali non è tanto un vizio quanto una malattia.

Ma il problema non è riducibile alla patologia, perché limitarsi alla cura delle patologie significa implicitamente accettare che non si possa modificare il sistema che ne sta alla base. Così in Italia si è sviluppato un ampio e vigile movimento, costituito da decine di organizzazioni e migliaia di cittadini, impegnato nella sensibilizzazione su rischi e conseguenze dell’azzardo e determinato ad affrontare il problema a monte, nelle scelte economiche, politiche ed etiche. Purtroppo non sembra che a questa grande presa di coscienza della società civile corrisponda un’adeguata volontà politica.

 

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