Sviluppo di comunità – Editoriale

scritto da Redazione il 30 June 2016 in 23 - Sviluppo di comunità and Editoriali con commenta

Per far fronte alla crisi sociale, all’impoverimento della popolazione e all’inadeguatezza di sistemi di Welfare ridotti all’osso è ormai chiaro che servono idee nuove, fantasia. Bisogna avere il coraggio di cambiare strada e porsi nuovi orizzonti. Così, si diffondono su tutto il territorio nazionale la ricerca e la sperimentazione di pratiche di innovazione sociale che rispondano ai bisogni delle persone, iniziative tanto più efficaci quanto più attuate in dimensioni locali, legate alle caratteristiche e alle risorse dei territori e delle comunità.

Coinvolgimento diretto e partecipazione dei cittadini, ricerca e valorizzazione delle risorse esistenti, del capitale sociale e relazionale, approccio collettivo e “di rete” alla soluzione dei problemi, se avvengono a livello di comunità locali portano a ciò che è definito “sviluppo di comunità”. Secondo alcuni, non si tratta di “fare cose nuove” ma di “fare nuove le cose”. Come osserva don Giovanni Perini pag. 5 sono però necessari alcuni passaggi: innanzitutto una presa di coscienza della realtà, «con un primo guizzo di novità che consiste nel credere che è possibile cambiare e anzi è indispensabile»; poi vanno superate la chiusura e l’indifferenza individualistiche a favore del senso di appartenenza ad una comunità, nella consapevolezza di un comune destino sociale; infine devono essere costruite delle reti tra soggetti che a vario titolo e modo possono contribuire allo sviluppo di una comunità, soprattutto a favore dei più vulnerabili e bisognosi.

Perché tali iniziative non restino però semplicemente delle “buone prassi”, ma siano messe a sistema così da incidere efficacemente e positivamente sulla vita dei cittadini, servono politiche che le riconoscano e ne valorizzino il valore sociale aggiunto.

 

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